Bologna Cat 2 anni dopo

23 dicembre 2012

Bologna cat

Tutto è cominciato 2 anni fa , senza troppe fanfare, nè partecipazioni a bandi o incontri finalizzati a “mettersi in rete”.

In quell’occasione ci eravamo dati un traguardo temporale proprio di 2 anni ed effettivamente è stato raggiunto : la creazione di vari gruppi guida in provincia ha portato a un numero sempre crescente di partecipanti all’incontro mensile.

Questa volta erano quasi 40, tra loro c’era anche Daniel Tarozzi che ha fatto un bell’articolo sul fatto quotidiano.

io concludo questo posto con le parole della Giò che spiegano tutto.

“non posso trattenermi… Vorrei dire… Ma che figata ieri sera! Eravamo un sacco di persone, Daniel coi suoi racconti positivi, Erica
che ci fotografava, Cristiano coi suoi report importanti. Caspita, davvero, a (quasi) due anni dalla nascita del cat, che era
poi un nostro traguardo temporale, che bella vitalità, prolificità,allegria.
E soprattutto contaminazione, rinforzo positivo. Anche se le ultime riunioni sono state più mangerecce e un po’ anarchiche, direi che il
cat sta svolgendo bene il suo sporco mestiere! 🙂
Perché il piacere di rivedersi ogni volta è quello che lo (e ci) fa crescere!”
 

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Quali iniziative per Transizione Bologna?

31 marzo 2011

Lunedì 28 marzo ci siamo incontrati per fare il punto della situazione sul progetto del CAT Bologna.

E’ andato molto bene: un incontro rilassato, piacevole e molto “produttivo”.

Abbiamo cominciato a toccare con mano l’utilità e la praticità di avere a disposizione uno strumento “visuale” come il Karabirrdt per lo sviluppo del progetto CAT Bologna.

Guardando il nostro “tavolo da gioco” (Karabirrdt) ci siamo resi conto che abbiamo “quasi” completato la prima parte (raccolta informazioni sui gruppi esistenti a Bologna e informazioni sul altri CAT nel mondo) ma abbiamo volutamente deciso di lasciarli aperti per eventuali novità che si potrebbero aggiungere.

Poi abbiamo esaminato il primo punto della fascia “progettare”: scelta iniziative da utilizzare, dove? chi?

Abbiamo pensato  all’incontro fisso al “bar” prendendo spunto dall’iniziativa di Manchester.
Altri strumenti che potremo sicuramente promuovere ed utilizzare sono: Transition Talk (presentazioni), CeAT (Corso di Condivisione e Approfondimento della Transizione), Transition Kino (vedere un film insieme per condividere i contenuti e aumentare la consapevolezza)  e Transition Training (una 2 giornate per approfondire e per imparare ad utilizzare strumenti di partecipazione).

Uno subito, prima dell’estate (data proposta 14/15 maggio al CUBO) l’altro a settembre, 17/18 bisogna però verificare la disponibilità dei trainers.

Per ultimo, importante SEGNATELO in agenda il prossimo incontro è MARTEDI’ 26 aprile.


Completato il Tavolo da gioco (Karabirrdt) … ora giochiamo !!!

4 febbraio 2011

Nell’ultima settimana siamo stati tutti coinvolti e impegnati nell’organizzazione del “Transition Fest” del 31 gennaio 2011 e abbiamo per un attimo lasciato da parte lo sviluppo del nostro progetto con il metodo del Dragon Dreaming.

In realtà, nell’incontro di martedì 25 gennaio 2011 siamo andati avanti e abbiamo quasi completato il “tavolo da gioco”(chiamato Karabirrdt), inserendo i flussi che collegano i passi necessari a realizzare il progetto.

Inoltre abbiamo inserito vicino ad ogni passo/attività i nomi delle persone che potranno occuparsene suddivisi in: leader in rosso, esperti in verde e apprendisti in viola.

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Un “tavolo da gioco” per il progetto CAT Bologna

13 gennaio 2011

Martedì 11 gennaio 2011 ci siamo incontrati per andare avanti nella ridefinizione del progetto CAT Bologna con il metodo Dragon Dreaming.

Nel primo incontro ci eravamo dedicati alla costruzione di  un “sogno” condiviso, definendo gli obiettivi che desideriamo realizzare nel nostro progetto.
In questo secondo incontro, partendo dal sogno condiviso, abbiamo iniziato a costruire il “tavolo da gioco” del nostro progetto, il cosiddetto Karabidrrdt (un termine della lingua Aborigena Nyungar che significa “tela di ragno”).
Perché viene chiamato tavolo da gioco?
Per ricordarci che in ogni momento della realizzazione del progetto, anche in quelli più impegnativi, è possibile tenere presente e vivere  l’aspetto giocoso del collaborare insieme ad altri per raggiungere gli obiettivi prefissati.

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