Una bella esperienza ed un metodo che potrebbe essere utilizzato anche nella rete delle Comunità Bolognesi di Transizione.
Finalmente ho trovato un po’ di tempo per riflettere sull’esperienza che abbiamo vissuto insieme l’1 e 2 maggio a Bologna. L’occasione è stata quella del rinnovo delle cariche associative di Transition Italia: i 5 membri del Consiglio Direttivo, composto dal presidente, il vicepresidente, il tesoriere e 2 consiglieri. Spesso ci siamo detti che questa struttura burocratica non corrisponde al modo di relazionarsi delle persone che fanno parte della rete di transizione e questo è assolutamente vero. Al cuore della transizione ci sono gruppi di persone che collaborano alla pari pur suddividendosi ruoli e responsabilità sulla base delle caratteristiche personali o della propria disponibilità di tempo ed energie. Ed oltre ai gruppi c’è una rete, un flusso di persone che collaborano, si scambiano idee ed esperienze, che si ascoltano e si supportano vicendevolmente. Al momento non esiste una struttura burocratica che possa esprimere questo modo di collaborare all’interno di un…
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